mercoledì 12 settembre 2007

Fabio della vita non ha mai capito un cazzo

"Che Fabio della vita non avesse mai capito un cazzo, noi l'abbiamo sempre saputo. 
  Lui era quello alternativo, quello a cui non piaceva nulla che piacesse a gli altri, che si trastullava con hobbies stravaganti e sconosciuti ai più. Niente disco o locali alla moda, mai una scarpa elegante o una camicia, sempre pub e birrerie, che poco si discostavano dalle peggiori bettole dei ghetti, e sempre trasandato. Barba poco curata, capelli spettinati ne lunghi ne corti, maglioni o vecchie t-shirt a seconda della stagione, jeans rigorosamente scolorito, e scarpa da tennis consumatissima. Chiariamoci, era sicuramente meglio di certe zecche che trovi agli angoli delle piazze o sulle panchine delle stazioni, comunque il suo aspetto restava pulito e decoroso, ma questo non basta.
  Non si può passare una vita ad essere uno qualunque, o peggio, uno strampalato qualunque. Nessuno ti premia, nessuno ti da una lode se sei uno qualsiasi. Certo le stravaganze attirano, ma poi passano di moda, e quell'interesse che puoi aver suscitato nella prima mezz'ora di conversazione dopo un po diventa pura noia. Quante volte ho sentito dire: "Ma quale Fabio, quello scemo che non parla d'altro che di computer e pittura? Dai è un palloso, io non lo tollero più di 10 minuti!"
  Che poi Fabio in realtà non era così; certo aveva le sue fisse, le sue passioni, come tutti... o meglio, come tanti... magari diverse da quelle degli altri, questo era il suo problema. Non era uno logorroico, di quelli che per 2 ore ti parlano solo della sua chitarra, di quel mostro di Joe Santana e dei suoi solo; no Fabio era diverso. Certo se parlavi con lui per un po alla fine certe cose le tirava fuori, ma oltre alle sue strampalate manie conosceva anche i suoi limiti, o meglio il limite della pazienza altrui. Era uno che sapeva quando smettere. Ma la gente questo non lo capiva.
  Quando uno si fa una certa fama, e vi dico che diventare un personaggio non è difficile in un piccolo borgo come il nostro, poi non te la scrolli più di dosso. Io lo conoscevo Fabio. Certe cose in realtà non gli piacevano davvero, era un suo modo per attirare l'attenzione, pensava di poter conquistare gli altri con lo stupore. Dai! Certe cose non ti possono piacere davvero. L'altra sera ad esempio lo incontrai al cinema, io ero li per vedere Vacanze di Natale, per farmi due risate, lui invece andava a vedere Batman; con lui c'erano altri 2 tipi. Ma dico io, a 25 anni vai ancora a vedere il film di Batman? Era ovviamente un altro modo per attirare l'attenzione.
  E anche con le ragazze non era diverso, Fabio. Potevi fargli vedere la ragazza più bella della facoltà, e lui già girava lo sguardo verso la tipa bruttina, sciapida, vestita come lui, jeans e t-shirt, magari con gli occhiali e neanche un filo di trucco. E se non era una di quelle banali, allora si passava alle alternative, e li, porco giuda, scadeva davvero nel ridicolo. Ma dai! Certe son proprio inguardabili, non so se siano peggio i cadaveri che camminano, le Simil-Mortisia le chiamo io, oppure quelle specie di frickettone con i capelli impastati di lordura. No, Fabio io lo conoscevo, e non era questo che voleva. In fondo era uno intelligente, uno in gamba, non poteva piacergli davvero certa gente.
  La cosa peggiore, poi, non eran solo gli elementi a cui andava dietro, ma erano i suoi approcci. Hai voglia a prenderla alla larga con una ragazza. Questo era il suo metodo: prima scopro se le sto simpatico, allora nel caso le chiedo il numero, prima si esce con un po di persone, poi se vedo che le cose vanno bene allora le chiedo di uscire assieme...
  Stai fresco Fabio! A far così non si arriva da nessuna parte. Gli sarebbe bastata una serata in disco con noi, un abbigliamento un po più curato, e in fondo in fondo anche lui avrebbe fatto faville.
  Ma Fabio della vita non ha mai capito un cazzo, lo sapevo io e lo sapevano gli altri. Lui gli altri li snobbava in fondo, lui voleva essere superiore a tutti gli altri. A rifletterci bene, i suoi modi erano solo un tentativo di stare su un piedistallo più alto rispetto alla massa. Lui proprio la vita non sapeva prenderla nella giusta maniera, ma io questo di Fabio l'ho sempre saputo, io lo capivo Fabio.
  Mi spiace davvero, se avesse fatto 2 chiacchiere con me forse non si sarebbe buttato, io lo capivo Fabio..."

...Sacra & Pura Follia!!!

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