mercoledì 31 gennaio 2007

Cioccolata e un po di stupore...

Ieri notte ero in giro con alcuni amici... verso l'una e venti circa siam stati colti da una feroce voglia di cioccolata, un po come capita alle donne in gravidanza, così abbiam pensato di approfittare e prenderci uno di quei bei tazzoni di cioccolata della Eraklea (si scrive così??? BOH!)...


Il nostro Oste preferito però non aveva assolutamente voglia di prepararle, e adducendo svariate scuse poco credibili ci ha negato la cioccolata!!!

Ci siamo così lanciati alla ricerca di un posto dove ci facessero una cioccolata come si deve... 

Per 1 ora abbiam girato per Cagliari... nulla!!! Maledizione alle 2 del mattino di Martedì a Cagliari non c'è nessuno che faccia una cioccolata!!!

Fortunatamente nel nostro girovagare siam finiti in una zona molto particolare di Cagliari...
Chi ha parlato con me di architettura sa che non son un amante di Cagliari da quel punto di vista... ma ieri son rimasto davvero stupito! Vi invito ad attraversare via Università a tarda notte in un giorno in cui non c'è nessuno... lo spettacolo è emozionante davvero!!!

Mi ha colpito talmente tanto che ho deciso di dedicargli un piccolo omaggio nel mio stile...


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Morale della favola:

Siam rimasti senza cioccolata!!!


...Sacra & Pura Follia!!!

lunedì 29 gennaio 2007

Trasformismo a GO GO!!!

In questi giorni mi son fatto prendere un po la mano dalla mia passione per la grafica...


EHEHEH!!! Questi che potete vedere son i risultati!!!


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Che ne dite?!?!?

Vi prometto che presto manderò avanti la povera Erica... anche a me dispiace sia bloccata al freddo in una strada buia e solitaria...

...Sacra & Pura Follia!!!

giovedì 11 gennaio 2007

Corri verso la meta... potresti arrivarci...

 Passo svelto e respiro pesante corrono spesso mano nella mano. In particolare quando fa sera, quando la luce scompare. Quando il giorno cede terreno alla sorella notte. Quando il nostro senso meno sviluppato, ma più utilizzato, comincia a perdere colpi andiamo nel pallone. Quando scende la sera il nostro animo scivola giu, lungo una rampa ripidissima. Una rampa che rappresenta i nostri sentimenti. Si passa dalla tranquillità al fastidio, dal fastidio al turbamento, dal turbamento all'ansia. Cominciamo a preoccuparci.
 Ma a preoccuparci di cosa?
Non lo sappiamo. Sappiamo solo che il terrore ci attanaglia all'improvviso. E allora il nostro passo diventa troppo lento. Bisogna accellerare, si andar più veloci, è l'unica via di scampo che abbiamo. Ma via di scampo da cosa? Da cosa stiamo scappando? Perchè stiamo correndo? In fondo è solo calato il sole. Gli oggetti, gli edifici, le persone mica sono cambiate! Sono sempre li. Sono sempre al loro posto, i palazzi... ma le persone son sempre le stesse? Voglio dire, mica cambiano col buio. Insomma se una strada la percorriamo tutti giorni alla luce del sole, perchè dovremmo avere timore di attraversarla di notte?
Stupide paure irrazionali. Con la notte non cambia nulla, il mondo resta sempre lo stesso. E' solo la nostra vista che difetta un po più del normale, suvvia niente di grave.
Però...
Se è vero che l'equilibrio regna sull'universo, allora la nostra carenza oculistica dovrà essere controbilanciata da qualcosaltro? No? Mi sbaglio? Forse no. Forse quel che perdiamo con la vista lo recuperiamo in qualche altro senso. Pensiamoci. Il tatto, resta uguale. L'udito, non varia. L'olfatto, è sempre lo stesso. Il gusto? Forse il gusto. No, non scherziamo.
Insomma gli altri sensi restano esattamente gli stessi. E allora cosa riequilibra la situazione iniziale? Di quale marchingegno ci ha dotato la natura per aiutarci quando scende la sera?
Credo che la risposta sia ovvia. Il sesto senso. L'intuito. L'istinto. Chiamatelo un po come volete, tanto di quello stiamo parlando. Sapere qualcosa senza osservarlo, senza sentirlo, senza tastarlo, senza averne nessuna percezione sensibile! Incredibile, quasi irrazionale, eppure vero. Quante volte sarà capitato ad ognuno di noi di percepire qualcosa, di sapere qualcosa senza un motivo tangibile, senza poterne dare una spiegazione certa. Lo so e basta. L'ho intuito. O più spesso: Me lo sento!
Bene. Siamo arrivati alla soluzione. Credo sia proprio l'intuito ad aiutarci quando i nostri sensi perdono qualche colpo. E probabilmente è proprio il nostro istinto a metterci fretta. Quel pensiero primordiale che ancora infesta il nostro subconscio, quel ricordo derivato forse dai nostri antenati. Lo spirito di sopravvivvenza, che ci ricorda sempre che una preda al buio è sempre una facile vittima. Soprattutto se va di fretta, se non ha il tempo di pensare, di riflettere, sui propri movimenti .
Guardò l'orologio, segnava le 02:20. Non credo che Alice avesse fatto tutto questo ragionamento quella sera. Anzi penso non ci avesse proprio pensato. Credo che l'unico pensiero che le attraversava la testa in quel momento, era l'idea di sua madre infuriata perchè rientrava a casa con ben più di due ore di ritardo. Probabilmente a questo pensiero ve n'era legato un altro. Quello dei tre kilometri di strada che le mancavano ancora da percorrere. Tre kilometri volevano dire almeno altri venti minuti di ritardo continuando con quel passo. Venti minuti. Venti minuti con quel passo. Venti minuti con quel passo erano davvero insostenibili per lei. I piedi già le facevano male. Le sue ballerine non son fatte per passeggiare. Vanno bene nei discopub, alle feste, ma non per camminare. Per non parlare dei jeans. Strettissimi, dalle anche fin giu alla caviglia. Il ginocchio era praticamente ingessato, faceva una fatica enorme a camminare. E poi la vita bassa. Doverli ritirare su ogni tre passi era davvero esasperante. Eppure sapeva che sarebbe dovuta tornare a piedi da casa di Fabbrizio. Aveva fatto altre volte quella strada, mai a quell'ora, e ogni volta aveva avuto gli stessi problemi. Ma lei era fatta così. La moda prima di tutto.
Questi erano i pensieri di Alice. Non pensava a prede e cacciatori, a sole e luna, a vista ed intuito. Lei pensava alle sue ballerine.
Ma l'istinto è forte, sicuramente molto più della moda. Così pian piano quella lunga rampa si fa sempre più vicina. Passo dopo passo la nostra graziosa Alice comincia ad accellerare il passo. Il respiro si fa pesante. I pensieri vanno sempre più rapidi, sempre più, fino a diventare vorticosi. Ed il vortice di pensieri la spinge, la solleva e la getta giu per quella strana e irrazionale rampa.
All'improvviso si accorge di quanto siano alti i palazzi che la circondano. Tante finestre, centinaia, forse migliaia, ma solo una decina di luci accese a quell'ora della notte. Son proprio poche. Son così poche che non riescono a cacciar via il buio. Son così poche che le ombre che creano sono insignificanti rispetto all'enorme ombra che quel banco di nuvole scure proietta su Alice e sull'intera città. Si rende conto che sta passeggiando da sola, in una strada desolata, alle due del mattino. Sta passeggiando nel buio quasi totale. Le stelle probabilmente sono in sciopero stasera, hanno deciso di lasciare il posto alle nubi. E anche la luna dev'essere a far baldoria da qualche altra parte insieme a loro. Ma proprio oggi che lei doveva tornare a piedi? Ma proprio oggi che i palazzi hanno deciso di avvicinarsi tra loro. Quella strada è troppo stretta, prima non era così. L'aveva percorsa tante volte, ma non era mai stata così stretta. E i palazzi mai così alti. Le luci, le luci dove son finite. Possibile che non ci sia un maledetto lampione in tutta la strada. Quella strada iniziava davvero ad essere un po troppo angosciante. Fortuna che ormai aveva percorso almeno metà della strada. Guardò nuovamente l'orologio, le 02:26. Com'è possibile, tutta quella strada ed erano passati solo 6 minuti? Forse si era sbagliata, forse ancora non aveva percorso metà del suo tragitto. La stanchezza le stava facendo brutti scherzi, e lei ci stava cascando malamente. Tutto quel buio era davvero insostenibile. Basta doveva cambiar strada. Tanto ormai era in ritardo, per cui anche se fosse arrivata a casa ancora più tardi non avrebbe fatto differenza. Molto meglio mantenere un po di sanità mentale e prendersi una strigliata in più. Camminò ancora per un centinaio di metri, poi svoltò a destra. Questa via era peggiore della precedente. Più stretta, più buia ma soprattutto più umida. Avete mai camminato in una strada del centro storico in una cittadina portuale? Insopportabile. L'umidità e la muffa impestano l'aria, la rendono pesante, nauseabonda. Basta un po di incuria e diventano luoghi invivibili. Beh qui di incuria ce n'era parecchia. L'ultimo sforzo. Poteva sopportare per un po. Doveva solo arrivare alla fine della via e si sarebbe trovata in Viale Ramirez. Si finalmente. Il solo pensiero di una bella strada larga e illuminata le accese il viso, risplendette quasi il pensiero della luce stesse rimbalzando sul suo viso come uno specchio.
Ma questa serenità durò ben poco.

...Sacra & Pura Follia!!!

martedì 9 gennaio 2007

Anno 2007 d.C. - 1° della Riv., IX Giorno

Diario della Rivoluzione - Passo primo;

Chi mi conosce, e chi segue il mio contatto su Messenger, sa bene che ormai da un po di tempo c'è un tema che ha preso piede nei miei pensieri. La Rivoluzione.
Cosa sia questa rivoluzione non è semplice da spiegare... o forse è semplicissimo ma son io che non lo so fare!
Tutto iniziò dall'ascolto di una canzone. Da tempo sapevo, mi ero gia reso conto che c'era bisogno di cambiamenti... e la rivoluzione non è altro che una serie di cambiamenti... ma quella canzone mi ha dato l'input!

E' arrivato il momento dei cambiamenti... miei prima di tutto! Se prima non cambio me stesso, cambiare il mondo sarà un po un casino!!!
Certo non che una volta che cambio io cambia tutto il mondo... ora non voglio erigermi a colonna portante dell'universo, mai ruberei questo ruolo al buon vecchio Atlante... ma sicuramente la mia parte di mondo può cambiare tantissimo, e siccome credo che per cambiare il mondo c'è bisogno che ognuno ne cambi la propria porzione, a questo punto se cambio il mio ho gia fatto parte del lavoro!

Ora spero non vi siate persi nei 15 cambiare che ho usato... ve l'ho detto il discorso è semplice ma io lo complico...

Altro punto fondamentale, alla base della mia idea di rivoluzione, è l'Esempio!
Gia... se vogliam dare una spinta al mondo abbiam da fare da esempi! Se gli altri colgono in te qualcosa di positivo e interessante lo seguiranno... sapete credo sia un po come la moda! 
SI VOGLIO DIVENTAR LA MODA DEL MOMENTO!!!

Bene...

Quindi...

Dicevo... è iniziato per cui l'anno della rivoluzione! Vi chiedo... secondo voi è cambiato qualcosa?!!?
A me sembra di si! Ovviamente non che sia cambiato tutto da un giorno all'altro, ma posso dire che in questo periodo mi sento molto meglio! La curva ascendente della mia serenità continua nel suo percorso verso l'alto... e io ne sono felice!!!

Ora concludo... 

Ancora non vi ho fatto gli auguri... cari miei lettori perditempo...

VI AUGURO UNO SPLENDIDO 2007!
CHE LA RIVOLUZIONE TRAVOLGA PURE VOI!!!
"Che le pulci di mille cammelli possano infestare il culo di chi vi rovina il nuovo anno e che le loro braccia siano così corte da non poterselo grattare!!!" (Citazione...)

E infine... mando un abbraccio enorme a tutti coloro che mi accompagneranno in quest'anno, da soli non si va da nessuna parte!!!

Per finire...

...Sacra & Pura Follia per Tutti!!!


P.S.: Ho finito di legggere "Rapporto di Minoranza e altri racconti" di P.K.Dick, fenomenale! Grazie!!!

P.P.S.: A breve il sito personalEMOTICON sarà in rete!!! AHAHAH

P.P.P.S.: Per chi avesse letto i commenti nelle foto di Capodanno do la soluzione alla domanda sulla macchina! La polizia c'ha ritirato il libretto di circolazione appena entrati a SS il 30-12, maledetto 2006!!!