Fu soddisfatta da questa sua scoperta. Era come trovare un pozzo di petrolio vicino a casa propria. Era felice. Si, era proprio allegra. Ora doveva solo trovare il modo per attaccare bottone… e la fortuna si schierò dalla sua parte.
Mancavano pochi minuti alla fine della lezione, e il professore annunciò la nuova esercitazione. Ne proiettò il testo ed iniziò a leggerlo. Lei cominciò a scrivere, il più in fretta possibile, senza ascoltare. Il suo viso passava rapidamente dal suo quaderno alla parete illuminata, non aveva intenzione di perdersi neppure una riga. Lo stesso fece lui; le esercitazioni erano il motivo fondamentale per cui la maggior parte delle persone frequentava il corso. Purtroppo fu troppo lenta. Il professore cambiò foglio proprio quando lei stava per copiare l’ultima formula.
Le scappò un“Merda”, che suonò stranamente forte, e si voltò verso il quaderno del ragazzo. Cominciarono a ridere. Assieme. §Avevano usato le stesse parole e stessi gesti! Anche lui aveva lanciato la stessa imprecazione e cercato rifugio nel quaderno di lei. Si guardarono e sorrisero. Lo strano imbarazzo che aveva permeato la loro vicinanza per alcune ore era svanito di colpo. Chiesero aiuto ad un collega seduto davanti a loro. Copiarono la formula.
Lui si chinò per leggere meglio un numero, e il lettore gli cadde dalla tsca. Lei lo raccolse. Era ancora acceso, e nel renderglielo fece a tempo a leggere il titolo della canzone “Volta la Carta”, di Fabrizio DeAndrè. Non solo suonava, ma aveva anche buoni gusti. La situazione si faceva ancora più interessante.
Chiuse il quaderno e preparò il tascapane. Era pronta ad andar via.
Riprese a pensare alla casualità con cui si evolveva la sua vita…
...continua...
...Sacra & Pura Follia!!!
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